Nel pomeriggio di sabato 14 ottobre si è svolto a Milano un grande corteo per condannare i crimini genocidi dello Stato sionista di Israele nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme Est e in Cisgiordania, e in appoggio alla resistenza palestinese. La manifestazione fa seguito al riuscito e partecipato presidio in Piazza dei Mercanti svoltosi martedì 10 ottobre tre giorni dopo l’inizio dell’offensiva “Alluvione Al-Aqsa” contro l’aggressore ed invasore nazisionista israeliano.
Circa 4mila manifestanti al grido di “Free free Palestine”, “Palestina libera” e “Netanyahu assassino” i manifestanti si sono riuniti all’ombra della Mela di Pistoletto in Piazza Duca d’Aosta di fronte alla Stazione Centrale. Con i primi cori e bandiere palestinesi sono spuntati anche cartelli di condanna delle operazioni militari israeliane. “Antisionismo non è antisemitismo”, è la scritta mostrata da un manifestante mentre nei cori Israele è bollato come “Stato criminale”. Il corteo organizzato da un gruppo di associazioni di palestinesi in Italia ha raggiunto il Parco Trotter si è concluso al canto di “Bella Ciao”.
“Hamas scatena la tempesta contro Israele sionista e neonazista per la liberazione della Palestina” titola il volantino con l’articolo de “Il Bolscevico”, diffuso in centinaia di copie dai compagni della Delegazione della Cellula “Mao” di Milano del PMLI. I marxisti-leninisti erano presenti con le rosse bandiere del Partito e col rosso cartello con su scritto: “Con Hamas e le Brigate Ezzedin al-Qassam e il popolo palestinese. Per la liberazione della Palestina”. A nulla sono valsi i tentativi di persuaderli a non esporre il cartello da parte di alcuni organizzatori (spalleggiati da due falsi comunisti del PC di Rizzo che è sceso in piazza con insegne senza alcuna parola d’ordine sul tema del corteo ma sventolando un tricolore neozarista russo da buoni lacchè dell’imperialismo aggressore che quella bandiera rappresenta), con la pavida argomentazione di non dare il pretesto al mainstream dei media filosionisti di “strumentalizzare il cartello per additare di filoterrorismo tutto il corteo”.
“Noi difendiamo Hamas dall’infamante accusa di terrorismo che oggi merita solo lo Stato sionista di Israele e le sue criminali forze armate”; “Non ha senso appoggiare la resistenza palestinese senza sostenere e difendere apertamente chi ne è attualmente alla guida”, “Per essere accusati di terrorismo dai filosionisti basta semplicemente dichiararsi dalla parte della resistenza palestinese”, sono state le ferme argomentazioni dei nostri compagni che hanno tirato dritto facendo sfilare il cartello nel corteo che ha attirato l’ammirazione dei molti manifestanti palestinesi e di altre nazionalità arabe che l’hanno fotografato condividendone appieno il contenuto.
Inoltre, buona parte delle parole d’ordine in italiano proposte e lanciate dai marxisti-leninisti sono state ripetute dai manifestanti: “Contro Israele nazista ed invasore, l’Italia rompa subito ogni relazione”; “Netanyahu boia!”; “Netanyahu e Meloni, dei popoli assassini, siete i nuovi Hitler e Mussolini”; “Israele nazista, stato terrorista”; “Palestina libera, Intifada vincerà”; “Lo Stato sionista va cancellato, Palestina libera, due popoli-uno Stato!”. Si sentiva gridare anche “”Palestina terra mia, Israele via, via” e “I popoli in rivolta, scrivono la storia, Intifada, fino alla vittoria”.
“A Gaza stanno uccidendo bambini, stanno bruciando donne con le bombe al fosforo bianco – hanno urlato gli organizzatori al megafono -, che sono condannate a livello internazionale. La loro colpa è di essere palestinesi”.
Alla manifestazione ha partecipato Davide Piccardo, ex coordinatore del CAIM (Coordinamento delle Associazioni Islamiche di Milano) e direttore del magazine La Luce: “Proporre la soluzione finale contro Gaza, definire i palestinesi non umani è una cosa da nazisti – ha spiegato -, che è quello che ha fatto il ministro della Difesa israeliano”.
“Noi non siamo antisemiti, noi siamo per il rispetto del diritto internazionale – dice un organizzatore col megafono -, non ce l’abbiamo con gli ebrei ma con l’occupazione sionista che massacra tutti i giorni e compie un genocidio nei Territori palestinesi. Sono state sterminate famiglie e rasi al suolo territori. Gettando fosforo bianco sulle case già distrutte”.
Dal palco gli organizzatori hanno stigmatizzato la scelta della giunta comunale guidata dal sindaco PD Giuseppe Sala di esporre sul balcone di Palazzo Marino le due bandiere di Israele e della pace e sono partiti dei fischi da parte dei manifestanti che hanno poi tributato un minuto di silenzio per le vittime della guerra, seguito da un applauso.
Ai membri della Delegazione milanese del PMLI – che con la loro qualificata presenza ha espresso i profondi sentimenti di internazionalismo proletario e di solidarietà antimperialista del nostro Partito nei confronti dell’oppresso popolo palestinese e della sua lotta di liberazione dal mostro nazisionista – è giunto via Sms il breve ma significativo elogio del Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi: “Grazie! Forti, rossi, coraggiosi e antimperialisti!”.