Il sindaco piddino Sala minimizza l’accaduto
La mattina del 24 maggio su un marciapiede di via Sarfatti, in prossimità del parco Trotter di via Giacosa a Milano, alcuni agenti della polizia locale del sindaco PD Giuseppe Sala hanno selvaggiamente aggredito con taser e spray urticante una donna colpendola con calci e manganellate alla testa, alle costole e alle gambe mentre era ormai a terra continuando a infierire sul suo corpo nonostante lei, con le mani alzate, urlasse supplicandoli di fermarsi.
Secondo quanto emerso dalle ricostruzioni, le “forze dell’ordine” si sarebbero avvicinate alla donna, una 41enne di nazionalità brasiliana transessuale, mentre si trovava in una strada del quartiere dov’è residente ormai da tempo chiedendole i documenti ma, probabilmente in quanto immigrata transgender, non si sono accontentati della fotocopia loro fornita e, dopo averla ripetutamente strattonata, l’avrebbero caricata a forza in auto per portarla in centrale per eseguire accertamenti. I maltrattamenti, fatti di insulti e percosse fisiche, sarebbero continuati anche durante il tragitto fin quando la donna ha avuto un malore e la volante costretta a fermarsi; a quel punto, dopo essersi parzialmente ripresa e per paura di subire ulteriori angherie, è uscita dall’auto nascondendosi dietro un’aiuola dove gli agenti l’hanno inseguita dando inizio al brutale pestaggio confermato da testimonianze di passanti e peraltro ripreso da video poi diffusi via Internet.
Gli agenti hanno tentato di arrampicarsi sugli specchi sostenendo che il fermo sarebbe stato giustificato dal fatto che la donna era in stato di ebbrezza vicino a una scuola elementare e stava molestando i bambini girando per strada priva di indumenti ma la loro dichiarazione è risultata completamente priva di veridicità, la procura ha difatti fin da subito escluso il compimento di atti osceni aprendo al contrario un fascicolo per lesioni aggravate dall’abuso della funzione pubblica. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha ricevuto una relazione di servizio sull’accaduto raccogliendo tutte le testimonianze sia verbali sia audiovisive e il consolato brasiliano ha contattato la donna che, assistita dall’avvocato Deborah Piazza, ha dichiarato l’intenzione di presentare denuncia contro gli agenti che l’hanno aggredita.
Il comandante della polizia locale meneghina, Marco Ciacci, ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni mentre, dal canto suo, il sindaco Sala pur parlando di “fatto grave” ha poi cercato nella sostanza di minimizzare la situazione dicendo semplicemente che comunque i responsabili sarebbero stati in futuro spostati ai servizi interni.
Quanto accaduto è invece innegabilmente un’intollerabile discriminazione razziale e di genere e i marxisti-leninisti esprimono la loro piena solidarietà alla donna aggredita, la lotta per la fine delle discriminazioni e la parità di diritti degli immigrati e della comunità LGBTQIA+ si inserisce nella lotta generale e strategica contro il capitalismo, per il socialismo.